dal sito della Banca di Sondrio
Aligi Sassu (Milano 1912 – Maiorca 2000)
Piccole chiazze di rosso marcio virano al nero e sembrano sottolineare nel paesaggio gli spuntoni rocciosi come dolorose ferite, mentre, la pennellata, su tutta la parte sinistra del quadro, appare inquieta e agitata. Il cielo, infine, grava sulla valle e pare affondare in essa come una cuspide acuminata, una lama che mi taglia il cuore / nella precipite corsa delle montagne, come scrive lo stesso Sassu in una sua poesia del 1970, intitolata Tornando dalla Valtellina.
Spesso nei numerosi paesaggi valtellinesi e valchiavennaschi di Sassu assistiamo a questo brusco cambiamento di umori cromatici, a volte solari e ridenti, altre volte cupi e introversi. Anche qui, come sempre, i colori esprimono in Sassu uno stato d’animo.
Dimensioni: cm. 60 x 100.
Provenienza: commissionato dalla banca all\’artista nel 1959.
Note: Firmato in basso a destra SASSU; firmato e datato sul retro sulla tela “Aligi Sassu/1959 (16 giugno)/Chiesa Val Malenco/SASSU”.
Bibliografia: 14 pittori in Valtellina e Valchiavenna, a cura di M. Gianasso, Sondrio 1961, n. XXIII; AA.VV., Tesori d’arte delle banche lombarde, Roma, 1995, p. 495.