In alto, lontani dall’aria malata dal cocktail di inquinanti della pianura e dalle tristi strisce di neve programmata, ci sono tante montagne da scalare. L’aria frizzante agevola l’avvicinamento alla Cima Occidentale di Musella (3094m), con poca neve e temperature miti per la stagione la salita è assai divertente. Oltrepassato il confine geologico della Bocchetta delle Forbici, che segna il termine di affioramento della serpentinite, si risale la cresta irregolare fatta di blocchi di gneiss, con residui lembi di neve nei tratti ombrosi segnati dalle impronte della pernice bianca.
Fonte: geosnews.com