Tutti gli articoli di Cristina

Valmalenco: Alunni sulla neve per vivere la montagna e imparare ad amarla

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Prima uscita sulla neve per gli alunni dell’Istituto comprensivo Sondrio Centro che partecipano al corso di sci in otto lezioni di due ore ciascuna sulle piste di Chiesa in Valmalenco. Gioia e divertimento per i bambini, soddisfazione per le famiglie che, attraverso il Comitato Genitori Sondrio Centro, hanno promosso l’iniziativa inserita nel più ampio progetto di ScuolAttiva.

Il corso si svolge al di fuori del normale orario scolastico ma l’obiettivo è che venga inserito nei programmi. La neve e lo sci consentono infatti di avvicinare i ragazzi alla montagna,
che è parte integrante del nostro territorio, affinché crescano in loro la consapevolezza delle potenzialità che offre e l’amore per la natura.
L’ambiente montano valtellinese rappresenta una straordinaria risorsa a disposizione che la scuola dovrebbe sfruttare per proporre agli studenti, dalla primaria alle superiori, attività di carattere culturale, sportive e ludiche. Dal punto di vista educativo, l’obiettivo è quello di avvicinare i giovani alla natura per sensibilizzarli a valori quali l’impegno,
la fatica, la solidarietà e lo spirito di gruppo. Fonte: valtellinanews.it

Lanzada: sculture di neve a misura di bambino

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Un’invasione pacifica di giovani ha coinvolto il Centro Sportivo Pradasc di Lanzada martedì 30 Gennaio. Gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, provenienti da tutta la provincia, hanno partecipato al concorso “Idroelettricamenteneve” di BIM Adda Sondrio – con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Lanzada – che li invita a realizzare tante sculture di neve.

L’evento – nato con l’intento di premiare e valorizzare la creatività e l’immaginazione degli alunni – giunge ormai alla sua quinta edizione e quest’anno il tema trattato è stato “La neve: simbologia, fiabe, storie e leggende”. Ovviamente, tale argomento viene affrontato in relazione al nostro territorio e all’importanza di tale elemento naturale in Valtellina; l’acqua che deriva dalla neve occupa, infatti, un ruolo fondamentale – anche se non solo per la Valle –, evidenziato, ad esempio, dalla produzione idroelettrica tipica della nostra zona.

La prima fase del concorso prevede una serie di laboratori nelle varie strutture scolastiche; durante le due ore di laboratorio, i ragazzi vengono istruiti da esperti sulle conoscenze necessarie per progettare un modello e poi costruire una scultura in neve.
Successivamente, la seconda parte si realizza, per l’appunto, a Lanzada con la costruzione da parte degli alunni dei loro progetti. A ogni classe partecipante è stato offerto un blocco dalle dimensioni di 1,5×1,5×1,5 metri per un totale di 3,375 metri cubi, tale cubo dovrà poi essere scolpito su tutti i lati. Fonte: valtellinanews.it

Lanzada: gare in notturna

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Grande successo di partecipazione per la terza prova dello sci di fondo del Circuito Franco Schena Generali: sabato scorso, a Lanzada, sull’anello del Pradasc, in notturna, si sono svolte le gare di gimkana in tecnica libera del “Memorial Eros Vedovatti”, organizzate dalla Polisportiva Valmalenco, che hanno visto al via 160 atleti dagli 8 ai 20 anni.
Tutti sul podio i tre piccoli sciatori nella categoria super baby maschile Matteo Rocca dello Sci club Alta Valtellina ha preceduto Davide Grigi del Primaluna e Riccardo Sandrini dell’Adamello. Una sola atleta in gara tra le più piccole, Sara Occhi dello Sci club Alta Valtellina, che ha percorso i 600 metri del percorso in 2 minuti e 36 secondi. Nell’under 10 maschile ha vinto Oscar Gianola del Valsassina davanti a Chris Martinelli dell’Alta Valtellina e a Cesare Bormolini dello Sporting Club Livigno. Tra le bambine vittoria della livignasca Aurora Bianchi, secondo posto per Aurora Invernizzi del Valsassina, terzo per Milena Nani della Polisportiva Valmalenco. Nei cuccioli hanno prevalso Federico Pozzi dell’Alta Valtellina davanti ai due livignaschi Niccolò Bianchi e Christian Cusini tra i maschi, e Stella Giacomelli dell’Alta Valtellina, che ha battuto Heidi Venturini della Polisportiva Valmalenco e Sophia Artusi del Primaluna tra le femmine.
Terza vittoria su tre gare disputate per l’under 14 dello Sci club Primaluna Aksel Artusi che si è imposto di soli 2 secondi su Davide Compagnoni dell’Alta Valtellina e di 15 sul compagno di squadra Federico Bergamini che ha sin qui collezionato tre podi in altrettante gare. Tra le ragazze tripletta della Polisportiva Le Prese che ha piazzato sul podio rispettivamente Vanessa Comensoli, Giorgia Pedrini Della Bosca e Manuela Salvadori che aveva vinto le due precedenti prove. Vittoria anche per l’atleta di casa Lorenzo Moizi tra gli allievi, la seconda nel circuito, davanti ai livignaschi Tommaso Longa e Silvano Raisoni. Tra le allieve la Polisportiva Le Prese ha fatto una doppietta con Martina Ielitro prima e Cecilia Colturi seconda, al terzo posto Lucrezia Galli dello Sporting Club Livigno.
Un solo partecipante alla prova riservata agli under 18, Luca Tantardini del Valsassina, e tre tra le femmine con Federica Confortola della Polisportiva Le Prese al primo posto, seguita da Paola Plati e Giulia Marcianò, entrambe del Valsassina. Alla gara riservata alle juniores ha partecipato la sola Aurora Invernizzi del Valsassina. La prossima gara del Circuito Franco Schena Generali per lo sci di fondo, l’ultima in calendario, si svolgerà domenica 4 Febbraio a Schilpario. Fonte: valtellinanews.it

Chiesa in Valmalenco: Giochi Invernali per trapiantati e dializzati

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IX Trofeo Franca Pellini – V Trofeo Elio Ceccon
Dal 28 gennaio al 4 febbraio 2018, a Chiesa in Valmalenco (SO) si rinnova l’appuntamento con i Giochi invernali Trapiantati e Dializzati, organizzati da Aned.
Un fitto programma di attività sportive e non, per sottolineare l’importanza dello sport come vero e proprio farmaco per dializzati e trapiantati di tutti gli organi e tessuti.
I Giochi saranno anche il contesto per lanciare un forte messaggio di sensibilizzazione alla donazione degli organi.
Nell’ambito dei Giochi, giovedi 1 febbraio si terrà un convegno su donazione, trapianto e sport a Sondrio presso la Sala Consiliare della Provincia.
Il momento clou della manifestazione è fissato per sabato 3 febbraio, data in cui si terrà lo slalom gigante in cui trapiantati e dializzati affronteranno medici e infermieri di nefrologia e trapianto per il IX Trofeo di Sci Franca Pellini e si sfideranno l’un l’altro per il V Trofeo di Sci Elio Ceccon.

Le iscrizioni si chiuderanno il 27 gennaio.

Per ogni altra informazione è possibile contattare Aned onlus: e-mail info@aned-onlus.it – tel.02.8057927, fax 02.864439. Fonte: mountainblog.it

Lanzada: L’ambulatorio di Lanzada porterà il nome di Guglielmo Negrini, il “medico della gente”

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La Giunta ha approvato all’unanimità la proposta avanzata dalle associazioni di volontariato del comprensorio. Per quarant’anni medico condotto in Valmalenco, Guglielmo Negrini, padre dell’attuale sindaco di Lanzada e marito di Angelina, scomparsa di recente, è rimasto nel cuore della sua gente. A tal punto che le associazione di volontariato del comprensorio in provincia di Sondrio, Aido/Admo e Avis, hanno proposto all’amministrazione comunale di intitolargli l’ambulatorio medico di Lanzada. Conosciuto per la sua attività di medico svolta con passione, dedizione e una particolare attenzione ai più bisognosi, Negrini, il “medico della gente”, nasce a Caspoggio, in Valmalenco, il 19 gennaio 1931. Nella seconda metà degli anni quaranta, dopo l’infanzia e la prima giovinezza trascorse a Caspoggio, si avvicina al mondo dei missionari Comboniani, insieme al suo coetaneo e più caro amico dell’epoca Guido Miotti, oggi missionario in Uganda. Frequenta la scuola media a Rebbio (Como) e il ginnasio a Brescia, ma una malattia ai polmoni lo costringe a mesi di ricovero, prima e Fiesole (Firenze) poi a Morbegno. Determinato a continuare gli studi, frequenta come salesiano il liceo classico a Sondrio. Nel 1952, si iscrive all’Università, affrontando e superando le precarie condizioni economiche della famiglia. Si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1959 e inizia la professione di medico come assistente, prima all’ospedale di Desio (Milano), poi a Sondrio, in medicina generale. Il 3 ottobre 1963 diventa medico condotto di Lanzada, poi anche di Caspoggio. Nel 1965, con gli amici e colleghi Francesco Calabrese, medico campano in servizio a Torre di Santa Maria, Franco Del Frate e Angelo Monguzzi, medici a Chiesa e Caspoggio, propone e concretizza il primo servizio di guardia medica notturna e festiva in Valmalenco. Sono anche gli anni in cui, oltre ai propri mutuati e ai numerosi turisti, cura le centinaia di operai degli impianti idroelettrici di Campo Moro e Alpe Gera, facendo anche ambulatorio in cantiere. Verso la fine degli sessanta matura la passione per lo sci, tanto che, anche dopo il pensionamento, lo chiamano per il servizio medico nelle gare di Caspoggio e del Palù.
Medico dei bambini in una realtà territoriale nella quale non era ancora consolidata la figura del pediatra, pratica con decisione e competenza diverse attività, dall’estrazione dei denti alla sutura di ferite anche gravi, al soccorso a vittime di incidenti stradali o delle miniere e cave della zona, alle visite a domicilio in tutte le contrade della Valmalenco, alcune delle quali raggiunte solo a piedi, magari nel cuore della notte, divenendo, così, molto conosciuto. E il giovedì mattina, puntale, visita i mutuati ricoverati in ospedale a Sondrio. fonte: ilgiorno.it

Lanzada: Una notte in miniera

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A Lanzada una serata unica tra le pareti della Miniera della Bagnada
Il 5 Gennaio, a Lanzada, la Miniera della Bagnada apre le sue porte ai visitatori per un evento molto particolare. Alle ore 17.00, infatti, sarà possibile partecipare a una visita in notturna al suo interno e scoprire le meraviglie di quella che, un tempo, era tra le più importanti miniere di amianto e talco della zona.
La Valmalenco è dotata di una florida ricchezza mineraria – amianto e talco, pietra ollare e serpentinite – che le ha permesso un buon sviluppo economico fin dai primi anni del secolo scorso e la Bagnada, sfruttata per bene cinquant’anni (dal 1936 al 1987), ne è uno tra i principali esempi. Fonte: valtellinanews.it

Lanzada: alla scoperta della famiglia Ligari

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Progetto Alfa, con il patrocinio del Comune di Lanzada, Provincia di Sondrio, BIM (Bacino Imbrifero Montano), Fondazione Creval, sabato 16 Dicembre , ha continuato il suo viaggio di riscoperta della famiglia Ligari, questa volta con un evento a Lanzada, che ospita l’unica opera autografa di Vittoria Ligari, che fu la sola donna pittrice lombarda del ‘700.

Alle ore 20 e 45, nella sala Maria Ausiliatrice, il parroco don Mariano, lo scultore Arturo Corradini, il restauratore Giorgio Baruta, il prof. Simon Pietro Picceni, in veste di storico, Nicola Bergomi, cultore di arte sacra e il fotografo Franco Parolini hanno illustrato la storia e le opere di questi artisti, parallelamente all’esposizione di alcune poesie ispirate ai membri di questa famiglia, composte da alcune poetesse dell’Associazione che, compiendo uno studio approfondito sia sull’opera artistica che sulle vicende personali dei Ligari, sono riuscite a farci rivivere le sfumature di un pezzo della storia dell’arte del nostro territorio, cogliendone elementi che diversamente risulterebbero ignorati dalla critica e dagli storici.

Risulta rilevante sottolineare come lo studio sui Ligari ha dato modo agli artisti contemporanei non solo di conoscere l’arte del nostro passato ma soprattutto di farla rivivere e mantenerla a colori. Un plauso per il lavoro svolto è da rivolgere ai poeti di Progetto Alfa per i loro componimenti ispirati alle opere dei Ligari ed al talento nascosto di Vittoria. Fonte: valtellinanews.it

Chiesa Valmalenco: mostra personale di pittura di Attilio Montrasio

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Dal 23 dicembre al 7 gennaio.

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A Chiesa in Valmalenco durante le festività una mostra personale di pittura di Attilio Montrasio dal titolo “La natura dentro” . La manifestazione, promossa dal sindaco Miriam Longhini e dall’assessore alla Cultura Lorena Dell’Agosto, avrà sede nelle belle sale espositive della “Teca”. Attilio Montrasio è nato a Macherio e vive ad Arona. Laureato in Scienze della Terra, ha svolto la sua attività di geologo come ricercatore del CNR in ambito sia nazionale (Alpi, soprattutto in Valtellina) che internazionale (Cipro, Baja California, Brasile, Antartide ecc.) seguendo la sua vocazione naturalistica che si manifesta anche nei suoi dipinti. La pratica del disegno, che si è manifestata fin da ragazzo, si è poi sviluppata nella professione, fino a sfociare nella passione dei colori, nella quale si lascia portare dalla natura come sicura guida per una pittura spontanea. Fonte: giornaledisondrio.it

Lanzada: Santa Barbara in miniera con Imi Fabi

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Lanzada, nel cuore della montagna suggestiva cerimonia a cui hanno preso parte minatori e dipendenti. Nella cappella scavata nella roccia c’era anche la banda locale. Al termine della festa, medaglie ai fedelissimi.
Riescono sempre a stupire i minatori malenchi. Perché quando fanno una cosa, la fanno bene. E sabato scorso si sono superati. C’era persino la banda, diretta dalla maestra Francesca Mossini, nella cappella allestita all’interno della miniera Brusada Ponticelli. I giovani musicisti hanno accompagnato con i loro brani la Messa celebrata da don Andrea Del Giorgio, collaboratore della comunità pastorale di Caspoggio. Il momento era del resto solenne: si festeggiava Santa Barbara, protettrice dei minatori, dei vigili del fuoco e degli artificieri. Semplice, ma assolutamente non banale, l’omelia che ha invitato a riflettere sul senso della vita: «Se non stiamo attenti, rischiamo di ritrovarci al termine della nostra esistenza senza averla davvero vissuta. Per questo sono importanti momenti come quello di oggi, grazie ai quali ci ricordiamo dell’importanza delle cose che facciamo, delle persone che amiamo. E cosa c’è di meglio del lavoro per dimostrare ai nostri cari che sono importanti… Quale forma di amore più concreta – si è chiesto in modo retorico don Andrea – di qualcuno che lavora e mantiene la propria famiglia? Una cosa che dovremmo ricordarci più spesso, perché è da qui che si costruisce un mondo migliore: il senso della nostra vita lo ritroviamo proprio nel fare bene ogni cosa nel nostro piccolo, nella nostra vita quotidiana». Fonte: laprovinciadisondrio.it