Rivoluzione in cucina, arriva in Valtellina il pesto genovese ad “alta quota”, un’iniziativa che coinvolge il frantoio Armato, le aziende agricole Ziliani di Andora e Sartori-Torre Pernice di Albenga.
Si tratta della prima competizione culinaria sugli sci, in programma mercoledì 1 febbraio, che vedrà i concorrenti impugnare il mortaio “caricato” di foglioline di basilico genovese dop, aglio, pecorino, pinoli, sale grosso e olio extravergine di oliva, lanciarsi verso il traguardo con un occhio alle porte e l’altro al pesto. Sulle piste del Palabione ad Aprica, i tanti turisti, soprattutto quelli dell’Est Europa, avranno modo di sperimentare la tecnica del mortaio e di assaporare i sapori di Liguria.
Venerdì 4 novembre, ore 20… Presso l’oratorio di Lanzada.
L’Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco
propone ai giovani della Valle una pizza e una chiaccherata con don Gigi Pini e il Maresciallo Alessandro di Roio.
Sono invitati i giovani della Valmalenco di età compresa tra i 14 e i 20 anni…
Per ragioni organizzative è richiesta l’iscrizione presso la Biblioteca di Caspoggio. Chiesa in Valmalenco o Lanzada
Venerdì 16 settembre alle 20.30 è prevista la “Serata Rock” con il concerto dei gruppi “Hola Joe” e “Gang Band”. Per l’occasione sarà attivo il servizio bar con grigiala mista, patatine, frittelle di mele. Sabato 17 settembre si terrà, a partire dalle 19.30, la sagra tradizionale con una cena a base di prodotti tipici e l’accompagnamento dell’orchestra “Andrea e la band del cuore”. Durante la serata ci sarà l’estrazione del biglietto vincente della “Lotteria di San Maurizio 2011”.
Centinaia di presenze il 20 agosto 2011, moltissimi bambini, quasi tutti muniti di cappellino, unico riparo dal sole che, fortunatamente, splendeva alto in cielo, per l’annuale appuntamento con l’immersione del Cristo degli abissi al lago Palù. Un rito che trova origine nell’ormai lontano 1972 e che si rinnova puntualmente ogni anno, grazie al contributo del Valtellina Sub, nel contesto della festa dell’Alpe durante la quale viene effettuata anche un’accurata pulizia del fondo del lago e dell’intera area. La giornata è stata aperta, appunto, con l’opera di raccolta rifiuti dalle sponde, da parte del gruppo di volontari, ed è proseguita con la celebrazione della Santa Messa.
Maestoso Ventina
Il primo percorso tracciato dall’associazione Servizio Glaciologico Lombardo, è quello in Valmalenco che porta al Ghiacciaio Ventina.
È dedicato al fotografo ed alpinista Vittorio Sella che nell’Ottocento descrisse con meravigliose immagini il maestoso paesaggio di queste valli.
Raggiunta Chiareggio (1600 m), a 21 km da Sondrio, si sale su una comoda mulattiera e in un’ora si raggiunge l’Alpe Ventina (1965 m). Qui è possibile pranzare ed eventualmente pernottare presso i rifugi Gerli e Ventina posti ai margini di un affascinante ripiano. Da qui parte il tragitto che permette di ripercorrere le tappe delle oscillazioni glaciali del passato, segnalate da appositi cartelli, fino a raggiungere la fronte dell’attuale ghiacciaio.
La ricerca ha impegnato la terza del liceo linguistico di Sondrio.
Il giorno mercoledì 8 giugno alle ore 10 presso il municipio di Lanzada verrà presentata la pubblicazione “Alla ricerca dei tesori valtellinesi: Lanzada – la chiesa di San Giovanni Battista”, frutto di un’ attività di ricerca che ha impegnato la classe terza del liceo linguistico dell’Istituto “G.Piazzi – C. Lena Perpenti” di Sondrio nella scoperta del valore storico, architettonico e artistico della chiesa parrocchiale di Lanzada, con i suoi affreschi ed i suoi arredi.
Il lavoro della classe ha incontrato l’interesse del Comune di Lanzada e dell’Unione Comuni della Valmalenco che hanno dato il proprio sostegno finanziario all’iniziativa, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio locale e di costruire forme concrete di collaborazione tra le istituzioni e il mondo della scuola.
Valtellina Veteran Car, Automotoclub Storico Italiano, Clib Moto Storiche in Valtellina e Laboratorio per Ponte organizzano, domenica 5 giugno, “antiche ruote sul Risch a Ponte in Valtellina”, un raduno aperto a tutti i possessori di auto e di moto ultraventennali.
La Valmalenco si trova nel cuore delle Alpi Retiche, terra di frontiera, confina con la Confederazione Svizzera.
E’ abitata dai Malenchi, genti lavoratrici che si contraddistinguono per la loro riservatezza.
Genti temprate da un terreno impervio, i Malenchi sono un popolo abituato a sostenere le prove più difficili.
Il dialetto Malenco, che pur avendo radici valtellinesi differisce in molti aspetti dalle parlate delle altre valli; è influenzato dai Celti, dai Liguri e dai Ladini.
Nella parte iniziale la Valmalenco è stretta, caratterizzata da versanti ripidi e alberati di castani e frassini, si apre poi in un’ampia conca verde che si dirama nelle valli di Chiareggio e del Lanterna ai piedi dei massicci montuosi del Disgrazia e del Bernina.
Santuario (Chiesa Parrocchiale) della Beata Vergine delle Grazie.
Concerto di 5 campane ambrosiane in Mi3
Mi3 fuso da Soletti di Brescia nel 1790
Fa#3 fuso da Soletti di Brescia nel 1790
Sol#3 fuso da Ottolina di Seregno nel 1951
La3 fuso da Pruneri di Grosio nel 1898
Si3 fuso da Bianchi di Varese nel 1931
Le campane
La costruzione della torre campanaria di Primolo venne ultimata nel 1696.
Inizialmente il campanile venne dotato di una campana di pesi 25 (corrispondenti a circa 200 kg) fusa Giovanni Giacomo Quadrio di Chiuro nel 1696. La medesima campana venne rifusa più volte, inizialmente nel 1699 da parte di Paolo Antonio Gaffori di Poschiavo, poi nel 1701 e nel 1749.
L’anno 1761 Giovan Battista Soletti di Brescia ma residente a Breno e Innocenzo Maggi, “soci di una stimata ditta” presso la fornace per le fusioni di Lanzada fusero una campana di pesi 86 (corrispondenti a circa 688 kg.) in sostituzione della precedente di pesi 40 (circa 320 kg.).
L’anno seguente, nel 1762, Innocenzo Maggi fonde sul luogo un concerto di 3 campane sempre per il santuario di Primolo. Con la fusione delle due campane nel 1790 da parte di Gaetano Soletti, e le successive aggiunte, si è andato a formare l’attuale concerto campanario.
PONTE IN VALTELLINA – Come ogni primavera, lo spettacolo dei meli in fiore a Ponte in Valtellina è accompagnato da una rassegna di eventi culturali da non perdere. Un’ottima occasione per scoprire gli angoli ricchi d’arte e di storia di questo antico borgo e gustare i sapori della saggezza contadina. Obiettivo della manifestazione, nata per festeggiare il momento della fioritura del melo – coltura molto diffusa nel territorio pontasco – è quello di proporre un calendario di appuntamenti, concerti, mostre d’arte e di fotografia, presentazioni di libri, incontri con gli autori, spettacoli teatrali che arricchiscano la vita culturale del paese e contribuiscano a esportare l’immagine, le bellezze e la ricchezza della storia e della cultura di Ponte in Valtellina. Si comincia con l’inaugurazione della mostra di scultura ” I Pianeti” di Maurizio D’Agostini Sabato 23 aprile 2011 ore 18.00 presso il Teatro Comunale Giuseppe Piazzi – Piazza Bernardino Luini la mostra continuerà fino al 15 maggio 2011 con i seguenti orari: venerdì 20.00/22.00 sabato 15.00/18.30 domenica e festivi 11.00/12.00 e 15.00/18.30. Locandina della Ponte in fiore 2011 con tutti gli eventi
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