Profumi d’altri tempi, sabato sera, nelle quattro cantine di Vetto messe a disposizione da alcuni amici intrigati all’idea di riproporre il “cudegòt con oss de ciùn e patate” a residenti e turisti.
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Valtellina: il pesto genovese ad alta quota
Rivoluzione in cucina, arriva in Valtellina il pesto genovese ad “alta quota”, un’iniziativa che coinvolge il frantoio Armato, le aziende agricole Ziliani di Andora e Sartori-Torre Pernice di Albenga.
Si tratta della prima competizione culinaria sugli sci, in programma mercoledì 1 febbraio, che vedrà i concorrenti impugnare il mortaio “caricato” di foglioline di basilico genovese dop, aglio, pecorino, pinoli, sale grosso e olio extravergine di oliva, lanciarsi verso il traguardo con un occhio alle porte e l’altro al pesto. Sulle piste del Palabione ad Aprica, i tanti turisti, soprattutto quelli dell’Est Europa, avranno modo di sperimentare la tecnica del mortaio e di assaporare i sapori di Liguria.
fonte: www.genovatoday.it
Valtellina: Idee per il week-end: sapori della Valtellina
Il turismo enogastronomico rappresenta una interessante opportunità per i produttori ma anche per chi sceglie questo tipo di vacanze per conoscere e scoprire sapori del nostro Paese.
Tante le proposte di operatori turistici e non solo, come per l’evento organizzato ogni anno Cantine Aperte, per chi vuole godersi del tempo libero assaporando prodotti tipici.
I sapori della Valtellina sono tra i protagonisti di un cofanetto da acquistare per se oppure da regalare.
Vini, grappe, tè ma anche vini e formaggi tipici. Per gli amanti dei dolci biscotti e pasticceria.
Tra le proposte anche un corso di cucina per la preparazione del Chisciol.
fonte: abagnomaria.blogosfere.it
La ricetta dei pizzoccheri
I pizzoccheri alla valtellinese sono un piatto tipico della tradizione della Valtellina. Molto apprezzato soprattutto nei mesi freddi, potete prepararli per portare un po’ d’aria di montagna sulle vostre tavole. Trovarli non è difficile, sono infatti venduti imbustati come pasta secca preparata tipicamente con la farina di grano saraceno.
Ingredienti:
* Pizzoccheri: 400 gr
* Aglio: 1 spicchio
* Cipolle: 1
* Formaggio bitto: 150 gr
* Burro: 40 gr
* Verza: 250 gr
* Patate: 250 gr
* Salvia: 8 foglie
* Parmigiano: 100 gr
* Olio: ½ bicchiere
* Sale: q.b.
Ricetta e preparazione
1. Lavate, sbucciate e tagliate a cubetti le patate, lavate e tagliate a listarelle la verza e tritate finemente la cipolla. Quindi, fate cuocere per una ventina di minuti le patate e la verza in una bella pentola d’acqua ben salata fino a che le verdure non saranno tenere.
2. Aggiungete i pizzoccheri e fate cuocere per 10 minuti. Intanto fate rosolare in una padella la cipolla, l’aglio e la salvia a fuoco basso, senza però farli diventare neri. A questo punto scolate la pasta e le verdure.
3. In una ciotola bella grande fate uno strato di pizzoccheri, bagnateli con un po’ di soffritto e metteteci sopra del formaggio bitto e del parmigiano grattugiato. Rimescolate il tutto per un minuto.
* Difficoltà:Media
* Tempo:100 min.
* Persone:4
* Calorie:200/persona
Bresaola della Valtellina: l’incontro tra gusto e salute
Vi siete mai chiesti perché le cose buone fanno male? Quale diabolico disegno ultraterreno può mai sottendere a questa dura legge? Si tratta forse soltanto di una preferenza psicologica verso il proibito, o ci sono motivazioni più concrete?
La necessità di dover assumere i nutrienti per sopravvivere, ha fatto sì che la predilezione alimentare fosse rivolta nell’antichità verso quei cibi che contenessero una maggiore quantità di grassi, di zuccheri e di proteine, proprio per poter accumulare le riserve per fronteggiare i periodi di carestia.
Oggi i tempi sono cambiati e problemi di reperimento del cibo non ce ne sono più, ma il patrimonio genetico è rimasto lo stesso, e ci ritroviamo così con questo retaggio ancestrale, costretti a dover rinunciare alle infinite sollecitazioni di un ambiente caratterizzato da una patologica sovrabbondanza di risorse alimentari.
Ma per fortuna a questa regola esistono delle eccezioni, nel senso che esistono anche alimenti buoni e non necessariamente nocivi per la salute. E una di queste eccezioni secondo noi è proprio la bresaola. Un alimento gustoso e al tempo stesso leggero, nutriente e povero di grassi. Basti pensare che 100 grammi di bresaola contengono solo 150 Kcal, ma danno un notevole apporto nutrizionale in termini di proteine (32 grammi), sali minerali (sodio: 1597 mg, potassio: 505 mg, fosforo 168 mg) e anche di vitamine.
Un alimento forse non giustamente valutato o a volte addirittura snobbato dalle tavole italiane. Ed è proprio a questo prodotto che vogliamo dedicare l’attenzione del presente articolo, per capirlo un po’ meglio e rivolgere ad esso le considerazioni che merita.
Leggi i dettagli qui
fonte: lavinium.com
I vini d’alta quota: Valtellina Superiore e Sfursat.
Una delle zone più note dal punto di vista paesaggistico e gastronomico che riesce sempre a stregare, grazie all’area di terrazzamenti più grande d’Europa. Stiamo parlando della Valtellina, dove la produzione di vino pregiato è antichissima e dove insistono addirittura due Docg, lo Sforzato di Valtellina e il Valtellina Superiore. Il Valtellina è un vino rosso importante ottenuto da nebbiolo e affinato in legno mentre lo Sfursat nasce dalle medesime uve ma sottoposte ad appassimento per almeno 100 giorni negli storici “fruttai”, in maniera simile a quanto accade per l’Amarone della Valpolicella ma con esiti meno imponenti e spesso maggior finezza nonostante le gradazioni alcoliche spesso elevate.
fonte: businesspeople.it
Chiesa in Valmalenco: ‘Antipasto’ d’inverno
Chiesa in Valmalenco apre la stagione dello sci e della neve con un ghiotto antipasto lungo le vie centrali del paese. Sabato 4 dicembre
Al via definitivo della stagione sciistica ed in occasione dell’evento “Uomini e montagne”, la Valmalenco accoglie i propri Ospiti presenti in valle per il lungo ponte di Sant’Ambrogio con uno “stuzzichevole” antipasto.
Lungo la via centrale di Chiesa in Valmalenco a partire dalle ore 17.30 sarà allestito un percorso enogastronomico.
Fonte: valtellina.it
Il vino del Presidente
Correva il Luglio 2003 quando l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e la moglie Franca, in visita istituzionale a Sondrio, assaggiarono durante la cena istituzionale in Prefettura un giovanissimo Moscato Rosa, in fase di sperimentazione: fu amore al primo assaggio.
A sette anni dal debutto in società, Triacca propone quello stesso vino al grande pubblico, in edizione limitata, con un grande evento alla Tenuta “la Gatta” di Bianzone, previsto per il 25 ottobre.
fonte: vaol.it
Alpeggio in festa!
Nelle giornate 18 e 19 settembre in Valmalenco si terrà il tradizionale appuntamento della “festa dell’alpeggio”.
La manifestazione, con sede a Chiareggio, festeggerà il ritorno delle mandrie dagli alpeggi e i “bacàn”, i guardiani del bestiame che partono dai paesi all’inizio dell’estate e per tre mesi vivono in solitudine sugli alpeggi.
L’alpeggio rappresenta una vera e propria azienda agricola in quota, dove vengono prodotti i formaggi di malga.
Sapori, musica, colori, tradizioni … sono gli elementi base che caratterizzeranno le due giornate.
fonte e dettagli : www.sondrioevalmalenco.it
Gustosa iniziativa in 16 rifugi della Valmalenco
Per l’estate 2010 il Multiconsorzio “Valtellina che gusto!” e la Comunità Montana Valtellina di Sondrio propongono l’iniziativa “Rifugiati… in una montagna di gusto!” che nasce sotto il segno dei sapori inimitabili della bresaola, del formaggio Valtellina Casera, del miele e del vino rosso tutti insieme, con il pane di segale, sul tagliere “Valtellina che gusto” che verrà proposto al prezzo di nove euro da 16 rifugi della Valmalenco.
fonte e dettagli:ontheroadnews.eu e valtellina.it/chegusto