Sabato 15 e domenica 16 ottobre il comune di Morbegno, in provincia di Sondrio, celebra una delle peculiarità gastronomiche delle Alpi lombarde, vale a dire il formaggio Bitto. La cittadina sarà infatti teatro di “Bitto in centro”, fiera regionale dei prodotti della montagna lombarda giunta alla 26° edizione.
Numerosi percorsi e itinerari per aumentare l’attrattività dell’offerta turistica e per moltiplicare le attività del territorio.
ll Consorzio Turistico di Sondrio e Valmalenco continua a offrire proposte rivolte a rendere più fruibile il territorio da parte dei visitatori. L’organizzazione dell’esperienza turistica è uno dei principali compiti del Consorzio Turistico che sta proponendo una serie di nuovi itinerari tematici in favore dei turisti che vogliono godere delle numerose opportunità da vivere nell’ambiente del Mandamento di Sondrio.
Fonte: valtellinanews.it
Sarà la Bergamo -Passo dello Stelvio con passaggio sul Mortirolo la tappa che farà entrare la nostra provincia nella storia della competizione. Sarebbe meglio usare ancora in condizionale, perché non c’è nessuna conferma ufficiale, ma pare comunque che la riunione svoltasi martedì negli uffici della Comunità montana Alta Valtellina di Bormio fra gli organizzatori di Rcs e tutte le rappresentanze istituzionali abbia sortito la tanto attesa fumata bianca.
Breve percorso ad anello che consente di visitare gli antichi luoghi di estrazione e di lavorazione della celebre Pietra Ollare verde del Pirlo. Ha inizio in corrispondenza del ponte presso gli antichi torni dove si arriva seguendo il segnavia 316; qui è presente un opificio ancora efficiente, utilizzato per dimostrazioni di tornitura dei laveggi. Il percorso, caratterizzato da un tipico logo, abbandona subito dopo il sentiero principale per risalire lungo il torrente Sassersa dove sono presenti ruderi di altri opifici; in corrispondenza di una radura pianeggiante si devia verso sud per riguadagnare il sentiero in prossimità del punto belvedere detto Crun, dove ci si affaccia sull’intera vallata. Di seguito si continua fino alle cave, visitando i diversi cunicoli, ove accessibili, per raggiungere infine l’attuale area estrattiva alla sommità dell’insediamento; si divalla infine verso il laghetto del Pirlo (tratto coincidente con l’Alta Via) la cui origine è data da una sorgente presso gli antichi cunicoli. Attraversato il pittoresco maggengo del Pirlo, si segue la traccia che scende alla sinistra del torrente Sassersa incontrando ruderi di altri opifici, per chiudere l’anello presso i torni visitati in precedenza.
Risultato storico per la società valtellinese che ha lasciato dietro di sé la Forestale e l’Esercito.
Risultato storico per l’Atletica Alta Valtellina e per le specialiste della corsa in montagna che domenica 21 febbraio u.s. a Gubbio sono salite sul gradino più alto del podio ai Campionati italiani di società di corsa campestre, mettendo dietro il G.S. Forestale e il C.S. Esercito. Adriano Greco avrà sicuramente stappato lo champagne per un successo di tale portata, raggiunto grazie alle superlative prestazioni di Emmie Collinge (2ª), Elisa Desco (5ª), Valentina Belotti (19ª) ed Elisa Compagnoni (114ª).
A livello di campionato italiano individuale, da festeggiare anche la medaglia di bronzo di Elisa Desco nelle seniores alle spalle di Silvia La Barbera (G.S. Forestale) e Federica Del Buono (G.S. Forestale), mentre la gara è stata vinta dall’ugandese Juliet Chekwell; da citare anche il 16° posto di Alice Gaggi con la maglia della Recastello Radici Group.
L’edizione della popolare gara ciclistica in programma a Maggio-Giugno del prossimo anno avrà il crisma della solennità storica, trattandosi della centesima. Sarà quindi particolarmente prestigioso per i territori (leggi: Comuni) che riusciranno ad aggiudicarsi il transito della carovana di ciclisti e ancor di più l’arrivo di una tappa.
S’intuisce quindi perché la discussione della riunione di martedì – presenti diversi sindaci e rappresentanti di istituzioni attive in provincia di Sondrio – sia stata accesa e straordinariamente partecipata.
La Sagra di Vetto è nata come tentativo di riportare l’originalità, la genuinità e la semplicità delle degustazioni nelle sagre paesane. Siamo giunti all’undicesima edizione e ringraziamo tutti gli affezionati della Sagra che con la loro partcipazione ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo.
CHI SIAMO: abitanti della frazione di Vetto, e non solo, accomunati da un fortesenso di solidarietà e passione per le cose semplici.
NOVITA 2016
-Per far posto alle 20 pietanze e accogliere i sempre più numerosi ospiti, si è provveduto ad allungare ulteriormente il percorso, che con i suoi 770 metri, abbraccia tutta la frazione.
-Gemellaggio tra vettesi di Lombardia e quelli Emiliani. Una delegazione del comune di “Vetto” di Reggio Emilia ci verrà a trovare e porterà la sua specialità: gnocco fritto e Parmigiano Reggiano.
Federica Rossi, dopo aver trascorso due settimane in Repubblica Ceca, dove, accompagnata da un tecnico nazionale della Federazione Italiana Tennis, ha partecipato a due tornei International Tennis Federation under 18, vincendo il torneo di doppio di Praga (in coppia con Rosanna Maffei del 1999), Federica Rossi è impegnata in questi giorni con la Nazionale italiana di tennis under 16.
Federica è stata convocata, insieme alle altre azzurre Lisa Piccinetti e Giulia La Rocca, entrambe più grandi in un anno (classe 2000), per partecipare al campionato europeo a squadre per nazioni under 16, in programma a Newcastle in Gran Bretagna, dal 27 al 29 luglio.
Verrà inaugurata venerdì 29 luglio alle ore 17.30 presso la Teca di Chiesa in Valmalenco, e proseguirà fino a martedì 16 agosto, l’esposizione temporanea di opere dell’artigianato artistico “Manufatti”. La mostra curata dal gruppo dell’Artigianato Artistico di Confartigianato Imprese Sondrio, proporrà ad ospiti e turisti della Valmalenco una selezione quanto mai ricca e variegata di opere realizzate in Valtellina dai maestri artigiani del gruppo. Il percorso offrirà al visitatore non solo la possibilità di ammirare “i manufatti”, opere di elevato pregio artistico, ma anche di poter conoscere i laboratori e scoprire dagli autori l’abilità, l’estro e la passione che si celano dietro ad ogni opera.
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