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Valmalenco: Le piste imbiancate

Temperature sotto lo zero e tanta neve: la foto dalle piste della Valmalenco.

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Nella Ski Area Valmalenco si sono registrate temperature che variavano da –10 a meno –3 (sempre in provincia di Sondrio, a Livigno nei giorni scorsi la colonnina di mercurio è scesa a -22 e a -24 a Santa Caterina Valfurva). Temperature ideali per “sparare” neve. Le piste da sci al momento sono quasi completamente aperte (è chiusa solo la Thoeni). Fonte: www.varesenews.it

Valmalenco: Rifugio Zoia

A soli cinque minuti a piedi dal parcheggio auto, il Rifugio Zoia si trova nel cuore dei monti Gruppo del Bernina, in una posizione che regala un panorama unico sul paesaggio della Valmalenco. La struttura è stata recentemente ristrutturata e offre, oltre ai tradizionali cameroni, anche camere con bagno privato e riscaldamento. Dal rifugio partono numerosi sentieri che in estate permettono di raggiungere, attraverso fantastici percorsi di trekking, gli altri rifugi della Valmalenco, gli alpeggi, i laghi e le vette del Gruppo del Bernina. In inverno è il luogo ideale per le ciaspolate e per lo sci alpinismo.A soli cinque minuti a piedi dal parcheggio auto, il Rifugio Zoia si trova nel cuore dei monti Gruppo del Bernina, in una posizione che regala un panorama unico sul paesaggio della Valmalenco.
La struttura è stata recentemente ristrutturata e offre, oltre ai tradizionali cameroni, anche camere con bagno privato e riscaldamento.
Dal rifugio partono numerosi sentieri che in estate permettono di raggiungere, attraverso fantastici percorsi di trekking, gli altri rifugi della Valmalenco, gli alpeggi, i laghi e le vette del Gruppo del Bernina.
In inverno è il luogo ideale per le ciaspolate e per lo sci alpinismo.
1687f09f4dc281b129007f1ef91320aa Fonte: valtellina.it

Valmalenco: un’occhiata agli eventi 2019

Passate le feste tra Sondrio e Valmalenco si inizia a dare uno sguardo non solo alle attività, ovviamente invernali, previste in gennaio, ma anche a cosa ci aspetta nel 2019.

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Passate le feste tra Sondrio e Valmalenco si inizia a dare uno sguardo non solo alle attività, ovviamente invernali, previste in gennaio, ma anche a cosa ci aspetta nel 2019. L’estate è lontana, ma è già tempo di pensare al “Cantù Basket Camp”: ufficiali le date del “Mountain Camp”. Dal 30 giugno al 6 luglio a Chiesa in Valmalenco e Caspoggio, per i nati dal 2001 al 2011, dove … Fonte: monzaindiretta.it

Valmalenco: La favola della buona notte, l’ha scritta e disegnata un maestro di sci della Valmalenco

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La favola della buonanotte? Bello quando un papà la racconta alle sue bambine per farle addormentare. Per le piccole Giorgia e Sofia è ancora più bello perché la favola l’ha scritta è disegnata proprio il loro papà che nella vita non scrive favole e non disegna storie animate.

Dimenticate cavalieri, principesse, draghi e fate, “Le avventure di Joy” è una favola scritta da Stefano Belingheri – maestro di sci, allenatore di II livello e istruttore Nazionale di Sci alpino -, che ha come protagonista Joy, una palla di gomma rossa, che curiosando in un baule del nonno, in soffitta, trova un altro libro (“La scoperta dello sci”) che racconta di un luogo incantato, sconosciuto a tutti. Joy rimane affascinato e decide di partire alla ricerca della torta gigante meravigliosa dove è possibile sciare con sci biscotto, scendendo da montagne di panna montata. Una storia che trascina i piccoli lettori in un mondo colorato e pieno di fantasia.

Joy – il nome del protagonista – è mutuato da Enjoyski, una scuola sci, sci club e Onlus, di cui Stefano Belingheri è l’ideatore. Nata ai piedi del versante italiano del Pizzo Bernina, nel comprensorio dell’Alpe Palù, a due passi da Chiesa in Valmalenco, è diretta da Luca Bettineschi.

“Le avventure di Joy” è distribuito dalla casa editrice Dominus Produciton Baby, si può trovare su Amazon e in tutte le Librerie Paoline. Parte del ricavato viene devoluto per sostenere le attività delle persone con disabilità. Fonte e dettagli: bergamonews.it

Valmalenco: il versante italiano del Bernina

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Ricca di vette maestose, la Valmalenco è la valle laterale più ampia della Valtellina e permette di ammirare tutti gli aspetti tipici della natura di montagna: dai boschi e alpeggi, fino alle guglie e ghiacciai delle quote più alte, grazie alla presenza di imponenti cime e famosi gruppi montuosi, come quelli del Disgrazia, del Bernina, unico 4000 dell’arco alpino posto al di fuori delle Alpi Occidentali, e del caratteristico Pizzo Scalino, dalla forma così snella ed elegante da essere considerato il vero simbolo della valle. Fonte: trekking.it

Valmalenco: Valmalenco del ‘600 tra rinnovamento religioso e sviluppo economico

L’Ecomuseo della Valmalenco chiude quest’anno la sua programmazione 2018, in occasione del 400° della morte dell’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca, con un ciclo di conferenze dal titolo “Nella Valmalenco del ‘600. Società, arte e fede tra rinnovamenti religiosi e sviluppo delle comunità di valle”.

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“Nella Valmalenco del ‘600 Società, arte e fede tra rinnovamenti religiosi e sviluppo delle comunità di valle” è il titolo del ciclo di conferenze che l’Ecomuseo propone in chiusura annuale 2018 di un programma che ha posto il secolo del Seicento in Valmalenco come punto di svolta nello sviluppo sociale, politico, religioso e artistico della Valle.
La Valmalenco, che fu definita “ricca come una dispensa e fertile come la Sicilia”, sarà protagonista nel primo appuntamento che si terrà a Chiesa in Valmalenco, venerdì 7 Dicembre, alle ore 20.45 presso la Sala Teca.
Relatrice dr.ssa Saveria Masa, lo sguardo d’insieme e, al contempo, l’attenzione al dettaglio sulle opere, che solo un bravo storico dell’arte sa interpretare, ci condurranno successivamente a conoscere chi e che cosa ha realizzato gli insigni monumenti architettonici ed artistici di quell’epoca in Valmalenco. L’appuntamento sarà a Lanzada per venerdì 14 Dicembre, alle ore 20.45, presso la Sala Maria Ausiliatrice.
Relatrice dr.ssa Francesca Bormetti, che chiuderà il ciclo di incontri il prof. mons. Saverio Xeres, celebre studioso della storia dei rapporti tra cattolici e riformati, che condividerà gli importanti esiti degli studi sulla storia religiosa della Valmalenco di quel tempo. L’appuntamento si terrà a Caspoggio, venerdì 28 dicembre, alle ore 20.45 presso la Sala Parrocchiale.
Gli appuntamenti saranno un’opportunità per conoscere più a fondo gli aspetti poco noti, talvolta inaspettati, di questo periodo storico della Valmalenco, legato per lo più a contesti molto noti per la loro drammaticità, come la morte sotto tortura di Nicolò Rusca, di cui quest’anno ricorre il 400°, la rivoluzione valtellinese, il passaggio di truppe, guerre e distruzioni e, soprattutto, il dilagare della peste.
Una proposta inedita per conoscere come si viveva nella Valmalenco di quell’epoca, mantenendo uno sguardo sulla Valmalenco di oggi, per individuarne le radici, comprenderne gli sviluppi e indirizzarne il futuro, nel rispetto della propria specificità territoriale. Programma: ecomuseovalmalenco.it

Valmalenco: Al via la stagione dello sci

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Cime e piste finalmente imbiancate: parte sabato 1° dicembre la stagione dello sci in Valmalenco. Grande, come sempre, l’attesa degli sciatori per lanciarsi in discesa nei sessanta km di piste sull’Alpe Palù e salire sulla “Snow Eagle”, la più grande funivia del mondo che porta, in un sol balzo, a quota 2080 metri, su un terrazzo da cui si dominano le Alpi.
Approfittando magari del pacchetto promozionale dal 9 al 23 dicembre (B&B più ski pass).
Alcuni eventi in arrivo tra Sondrio e Valmalenco.
A Chiuro domenica 25 novembre e domenica 2 dicembre dalla mattina al tardo pomeriggio torna l’antica e rinomata fiera, già citata nel 1688 nella “Magnifica Comunità di Chiuro”.
Sempre domenica a Postalesio lo “SLAlom alle Piramidi”, quarta edizione nata dall’idea di coniugare sport, solidarietà e promozione del territorio. Pensata nelle versioni camminata di 4 km e corsa di 8 km permette a tutti di partecipare. Entrambi i percorsi si sviluppano tra Postalesio e Castione Andevenno, principalmente su sentieri recuperati, che attraversano antichi nuclei ormai disabitati e quasi dimenticati, ma che conservano i segni di una vita passata non molto lontana. Il percorso lungo costeggia la Riserva naturale delle Piramidi di Postalesio, fenomeno erosivo raro. L’incasso sarà devoluto ad AISLA. Info: slalomallepiramidi@gmail.com
Da non perdere Winter opening, sabato 8 dicembre in via Roma a Chiesa in Valmalenco, le associazioni e i centri sportivi della Valmalenco presentano il programma invernale e le loro attività.
Infine si avvicina Natale e non potevano mancare i mercatini. A Sondrio dal primo al 24 dicembre, a Caspoggio l’8 e il 9 dicembre (dalle 15 alle 22) Christmas Village – la casa di Babbo Natale e il 15 e 16 dicembre lungo le vie del centro di Albosaggia (dalle 12 alle 20).

Sondrio e Valmalenco, nel cuore della Valtellina, è un territorio caratterizzato da una natura selvaggia, ma generosa, incastonato tra le Alpi Orobiche e Retiche, tra cui svetta, con i suoi 4.050 metri, il pizzo Bernina. Regno della neve d’inverno con 60 km di piste da sci, uno snowpark e una sconfinata offerta di attività all’aria aperta, tra montagne bellissime e maestose, sa regalare una scenografia di colori, profumi e sapori che mutano ad ogni stagione. Non mancano bellezze naturali, artistiche, storiche e scenari unici, come i terrazzamenti vitati, sul versante retico dell’Adda, sui quali si producono pregiati vini che ben si accompagnano ai migliori prodotti della tradizione enogastronomica valtellinese. Fonte: www.mi-lorenteggio.com

Valmalenco: i giganti delle Retiche

Ghiaccio, roccia scura e pallido granito sono gli elementi paesaggistici peculiari di Valmalenco, val Masino e val Bregaglia, sovrastate da una catena di cime che delimitano il confine tra Italia e Svizzera.

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Montagne imponenti e arcigne, tra le quali spiccano, per imponenza, forma estetica e blasone il Bernina e il Badile. In territorio italiano svetta, invece, il Disgrazia, roccia e ghiaccio tra “Masino” e “Malenco”

Valmalenco, val Masino e val Bregaglia offrono escursioni di ogni genere, grazie alla presenza di numerosi rifugi e di sentieri sempre ben segnalati.

Si possono, così, vivere avventure a contatto con la natura, dalle semplici passeggiate ai trekking di più giorni, intraprendendo ascensioni di ogni difficoltà e ammirando panorami variegati, con vista su boschi e alpeggi, giogaie e morene, sino alle rocce e ai ghiacci delle quote più alte, sovrastate solo dalle nuvole e dal cielo. Fonte e dettagli: trekking.it

Valmalenco: Dalle Ande al cuore della Valmalenco, ecco gli alpaca dell’azienda La Foppa

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Nella natura d’alta quota che abbraccia la frazione di Santa Elisabetta a Caspoggio, in Valmalenco, vivono gli alpaca dell’azienda agricola La Foppa: Rodrigo il bianco, Fernando il nero, Sancho il leader, Kelita la matriarca, insieme a Inti, Yuma, Lonquimai, Huaco, Yavari, Miski e l’ultima nata Cattleya. «Mio marito ha iniziato da giovane ad allevare le capre – racconta Ladina Denoth, nata in Svizzera – poi abbiamo conosciuto gli alpaca». Originari del sud America, scorrazzano in greggi sulle Ande, tra i 3500 e i 5000 metri, ma è sempre meno raro trovarli a quote ben inferiori. «Una volta verificato che potessero vivere bene anche da noi, a 1200 metri, ne abbiamo presi tre da un allevamento di Bolzano». Era il 2010. Con gli alpaca, i due coniugi e la figlia Simona hanno iniziato a organizzare trekking per adulti e bambini. Durante l’Happy paca, così si chiama la giornata dedicata ai più piccoli, si fa un giro nel bosco in compagnia del camelide scelto, poi si torna alla fattoria per i laboratori con la lana cardata di pecora, meno pregiata di quella di alpaca. A tingerla per tempo ci pensa Ladina. «Uso foglie e fiori essiccati che faccio bollire in acqua. Quando è colorata, immergo la lana e la faccio “cuocere”, poi la scolo e l’asciugo». Fonte e dettagli: ilgiorno.it

Valmalenco: Grand Hotel Malenco e la sua storia

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Nel giugno del 1903 moriva a Sondrio Francesco Vitali, promotore di Sondrio come centro turistico internazionale di cui la Valmalenco avrebbe dovuto rappresentare l’offerta d’alta quota. Con Andrea Albonico e l’avvocato Azzo Pesenti, il Vitali realizzò graziosi villini a Chiesa in Valmalenco che ben si intonavano con l’ambiente circostante. Si impegno per far giungere il telegrafo e migliorare la strada che serviva la valle, avendo in serbo anche un progetto di collegamento ferroviario tra il capoluogo e l’Engadina che avrebbe dovuto passare proprio per la Valmalenco.

Nel 1905 Enrico e Mario Vitali proseguirono l’opera del padre, costruendo alla periferia sud occidentale di Chiesa il magnificiente Grand Hotel Malenco, cuore di un grosso progetto imprenditoriale volto a portare in valle un turismo d’élite. L’edificio esternamente appariva rustico e massiccio, quasi a voler ulteriormente sottolineare l’eleganza e la sontuosità degli interni arredati da Battista Vitali. Perla della struttura era la luminosa sala da pranzo con oltre 200 posti e splendidi lampadari. Il successo fu grande e si rese necessaria la realizzazione di nuovi alberghi e ristoranti per l’accoglienza. L’economia del paese ebbe slancio e vitalità(Informazioni tratte da: Franco Monteforte, L’età liberty in Valtellina, Mevio Washington & Figlio, Sondrio 1988).

Dalla seconda metà del ‘900 la ricerca di qualità fu soffocata dall’ingordigia della speculazione edilizia più selvaggia che allontanò man mano i ricchi e appassionati frequentatori d’un tempo. Il simbolo di quest’epoca fu così chiuso e convertito in appartamenti. Il suo ricordo lasciato scivolare nell’oblio della modernità.

Il Grand Hotel Malenco nei primi del ‘900 si presentava come un’ottima costruzione in pietra, dal buon equilibrio architettonico, che richiamava lo stile liberty e s’inseriva armoniosamente nell’ambiente che lo circondava. Fonte e dettagli: ecomuseovalmalenco.it