Il suo nome ha origine incerte. Può essere “testa stretta dall’acqua” (Malenga, dal celtico) oppure “fiume del monte” (Mallanko, dal pre-romano) oppure – forse l’interpretazione più precisa in concordanza alle antiche leggende – Val Malenga, cioè “intorniata da spaventevoli montagne”. Infatti attorno alla Valmalenco, una delle principali valli laterali della Valtellina, svettano cime altissime, che sfiorano i 4mila metri come il Pizzo Zupò (3.996 metri) e il Piz Roseg (3.937 metri) mentre il Monte Disgrazia e la Cima di Rosso si fermano rispettivamente a 3.678 metri e 3.369 metri. Percorsa dal Mallero, che a Sondrio si butta nell’Adda, la Valmalenco si incunea nelle Alpi Retiche e spacca di fatto in due le Alpi del Bernina lasciando a ovest i Monti della Val Bregaglia e ad est il Gruppo dello Scalino ed il Massiccio del Bernina.
La sua storia è stata soltanto lambita dai grandi eventi degli ultimi due millenni: il fattore più importante, che nei secoli attrasse nella valle eserciti, religiosi e barbari, è stato il Passo del Muretto, posto a quota 2.562 metri, che collegava i Grigioni (oggi Svizzera) con la Valtellina e la Pianura Padana. Per il resto, se oggi è un ricco bacino turistico, la Valmalenco ha un passato remoto ben più triste fatto di catastrofi (per lo più alluvioni del Mallero), peste (un’ondata tra il 1500 e il 1600 uccise 1000 persone su 2mila nella valle e 110mila su 150mila in tutta la Valtellina) e lotte religiose che portarono alla caccia alle streghe durante il periodo dell’Inquisizione e alle rivolte contro il dominio dei Grigioni. Dal 1500, infatti, la Valtellina era soggetta al cosiddetto Stato delle Tre Leghe (l’attuale Cantone dei Grigioni, che a quel tempo era alleato della Confederazione Elvetica pur non essendone ancora uno Stato membro).
Oggi, come detto, la Valmalenco è una delle principali “attrazioni” delle Valtellina, ricca di fauna e di flora protetta, è una valle che si sviluppa partendo da Sondrio e cambia ripetutamente volto: prima con i vigneti e i terrazzamenti tipici di questa zona, poi con un ambiente di media montagna, infine con un paesaggio tipicamente alpino che attira gli appassionati di trekking d’estate e di sci d’inverno. Fonte: ilsole24ore.com
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Valmalenco: La leggenda (e il dramma) del Gavia
Chiesa Valmalenco, il principale centro abitato a valle degli invasi di Campo Moro e Alpe Gera, in pochi dimenticano quei due giorni. Il 4 e 5 giugno 1988 il Giro d’Italia arrivò e ripartì dalla cittadina che prende il nome dall’ominima valle: furono due tappe chiave di quell’edizione vinta poi dal biondo statunitense Andrew Hampsten, primo corridore non europeo a conquistare la corsa rosa.
Il 4 giugno, si partì da Bergamo con arrivo in salita a Chiesa Valmalenco dopo 129 chilometri e soprattutto dopo il duro Passo San Marco: vincitore solitario lo svizzero Tony Rominger, che sette anni dopo vinse anche il Giro. Ma la vera frazione rimasta negli annali – forse la più famosa di tutta la storia del Giro – fu quella del giorno successivo, che in 120 km portava da Chiesa Valmalenco a Bormio passando per l’Aprica (ascesa non impossibile) e il temibile Passo Gavia. Una tappa che divenne “dantesca” per la bufera di neve che investì i corridori salendo agli oltre 2.600 metri del passo, allora ancora sterrato nella parte finale. Di quel giorno si è scritto, detto e raccontato tanto: la maglia rosa Franco Chioccioli alla deriva; l’olandese Van Der Velde che scollinò in testa e affrontò la discesa in maglietta salvo fermarsi subito praticamente assiderato; un altro figlio dei tulipani, Erik Breukink, che vinse a Bormio davanti. Fonte: ilsole24ore.com
Valmalenco: Estate 2018 magnifiche emozioni
Sport, tradizioni folkloristiche, gastronomia, cultura e tanto altro nel ricco calendario di eventi che la Valmalenco propone per l’estate 2018.
L’elenco delle attività e delle manifestazioni presentate è giornaliero, ma il libretto contiene anche preziose e numerose informazioni riguardanti mostre, numeri utili, visite alle miniere, apertura del museo mineralogico, aree tematiche di interesse storico-naturalistico, orari della piscina e tutte le informazioni sulle numerose attrattive della valle incastonata tra le Alpi Orobiche e Retiche, tra cui svetta, con i suoi 4.050 metri, il pizzo Bernina. Fonte: www.sondrioevalmalenco.it
Caspoggio: “Ultradistance trail 2018”
La bella kermesse podistica sondriese verrà riproposta con il medesimo format di gara individuale (90km con 6000md+) e nella formula a staffetta a 3 elementi con frazioni da 33, 39 e 18km
Una splendida cors a fil di cielo che valorizzerà i sentieri dell’Alta Via andando a toccare ben 15 rifugi, con 4 scollinamenti oltre quota 2.600m. Un trail duro, alpinistico e altamente spettacolare che vale ben 5 punti ITRA.
Nell’ottica di valorizzare le eccellenze di una valle che merita di essere visitata tutto l’anno, come sede logistica della conferenza stampa 2018 è stata scelta lo splendido Rifugio Motta (2236mslm), a pochissimi passi dalle piste da sci del Palù.
A fare gli onori di casa ci ha pensato il presidente del comitato organizzatore e vera anima della VUT Fabio Cometti. A lui il compito di salutare i numerosi sponsor e le autorità intervenute a questo inusuale appuntamento in quota: Simona Pedrazzi (consigliere Regione Lombardia), Tiziano Maffezzini (Presidente Comunità Montana di Sondrio), Marco Negrini (sindaco di Lanzada), Renata Petrella (sindaco di Chiesa in Valmalenco), Giancarlo Corlatti (vicesindaco di Torre Santa Maria), Danilo Bruseghini (Sindaco di Caspoggio).
La data da segnarsi in agenda è quella di venerdì 20 Luglio, mentre lo start sarà dato alle 23 nella centralissima piazza di Chiesa in Valmalenco per la prova principe, in concomitanza da località Pradasc di Lanzada partiranno i primi frazionisti della gara a staffetta. Dietro le quinte avremo oltre 100 volontari, uomini del soccorso che veglieranno sulla sicurezza degli atleti. Fonte: valtellinanews.it
Valmalenco: ALTA VIA DELLA VALMALENCO
… tra natura e benessere!
L’Alta Via della Valmalenco è un percorso escursionistico in quota costituito da 8 tappe per circa 110 km. Il programma proposto prevede 7 tappe e per motivi logistici il tour inizierà il lunedì e terminerà la domenica. Durante il tragitto si toccano i punti maggiormente significativi e panoramici della valle, tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi, cave e valichi si possono ammirare i maestosi ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino. L’Alta Via richiede un discreto sforzo fisico e una discreta preparazione. Un minimo di allenamento è consigliato per le tappe più impegnative. In caso di maltempo è possibile prevedere soluzioni alternative al percorso proposto per giungere sempre al rifugio programmato ma con soluzione meno impegnativa e meno rischiosa di quella prevista nel programma. Fonte e dettagli del programma: sondrioevalmalenco.it
Valmalenco: X° Giornata Nazionale delle Miniere
Una due giorni per conoscere la tradizione mineraria della Valmalenco: percorsi tematici, approfondimenti, mostre, visite guidate, laboratori e un attesissimo concerto in miniera, con la partecipazione straordinaria di Davide Van De Sfroos che sarà presente anche alla conferenza stampa.
Appuntamento divenuto ormai consueto in Valmalenco, la Giornata Nazionale delle Miniere, giunta quest’anno alla sua X° edizione viene promossa dall’Ecomuseo della Valmalenco come significativa opportunità per conoscere uno degli aspetti più caratteristici di questa Valle, nota e apprezzata a livello internazionale per la sua varietà geologica e la sua ricchezza mineraria.
La Giornata Nazionale delle Miniere si propone di promuovere le risorse minerarie ed estrattive come risorse culturali, luoghi di testimonianza del lavoro e delle vicende umane e di favorirne la valorizzazione mediante proposte diversificate volte a creare nei fruitori l’interesse e il desiderio di visitare queste realtà territoriali non solo per i già più che rinomati circuiti turistici. Fonte: altarezianews.it
Valmalenco: Minibasket Cantù Camp in Valmalenco e festa dello sport
Attese a inizio luglio 150 presenze tra iscritti e staff. Tornerà anche l’ex stella della Nba Bailey.
Anche quest’anno torna in Valmalenco il camp ufficiale del Centro Minibasket Cantù, in programma a inizio luglio. Il Mountain Camp — organizzato dalla società canturina, in collaborazione con il Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco — è già tutto esaurito: sono attese 250 presenze, tra iscritti e staff. E tornerà in Valmalenco anche l’ex stella della Nba Thurl Bailey, come ha confermato lui stesso in un video messaggio postato su You Tube; un video che è stato girato il 23 aprile scorso, a Salt Lake City, poco prima di Utah Jazz – Oklahoma City Thunder, sfida valida per la gara 4 dei play off Nba.
Quella che si terrà dal primo al 7 luglio tra Caspoggio, Chiesa in Valmalenco e Lanzada sarà una grande festa di sport e una stupenda esperienza di vita per i partecipanti, alcuni dei quali anche valtellinesi; gran parte del merito va agli organizzatori Antonio Sala e Beppe Bosa. L’ex campione della Nba sarà parte integrante dello staff e calcherà i campi di basket della Valmalenco dal primo all’ultimo giorno. Nato a Washington nel 1961, Thurl Bailey – detto Thurlminator – è stato un grande giocatore della Nba, dove ha disputato 12 stagioni da protagonista, con la maglia degli Utah Jazz e con quella dei Minnesota Timberwolves. Ha collezionato 928 presenze, con una media di 12,8 punti e 5,1 rimbalzi a partita. Nel 1994 lascia la Nba per venire in Europa. Dopo una stagione in Grecia al Panionios, nel 1995 Bailey approda a Cantù, dove trascorre due annate sensazionali. Nella prima stagione trascina la squadra canturina al ritorno in A1; l’anno successivo raggiunge la finale di Coppa Italia, persa contro la Virtus Bologna, dopo aver sconfitto Milano in semifinale; in campionato, porta Cantù fino ai quarti di finale dei play off. Bailey è un leader, un trascinatore e un grande professionista, dentro e fuori dal campo. Il suo nome è tra le 80 stelle che hanno fatto parte della storia della Pallacanestro Cantù. Fonte: laprovinciadisondrio.it
Valmalenco: Settecentomila euro per l’ambiente fluviale
I progetti riguardano il Mallero e il Centro ittiogenico. Settecentomila euro per l’ambiente fluviale. E’ questa l’ingente somma destinata a due importanti progetti per la sistemazione del torrente Mallero e la valorizzazione degli ecosistemi acquatici della nostra provincia.
Fondazione Cariplo, Pro Valtellina e Unione pesca sportiva hanno unito le forze per rendere possibili due importanti progetti a beneficio dell’ambiente fluviale e della fauna acquatica. La presentazione delle iniziative si è svolta oggi, martedì 20 marzo, presso la sede di Pro Valtellina a Sondrio, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti. Il primo progetto, che è in corso di realizzazione è volto al ripristino dell’ecocompatibilità del tratto urbano di Sondrio del torrente Mallero. Un progetto che giaceva da diversi anni nel cassetto e che grazie al bando “Ambiente” del 2015 di Fondazione Cariplo è reso ora possibile. La fondazione ha finanziato l’intero intervento per una somma di 320mila euro. Fonte: giornaledisondrio.it
Valmalenco: torna la Mostra Zootecnica Mandamentale
La vigilia di Pasqua una rassegna dedicata all’allevamento e alla scoperta di sapori, tradizioni e aziende agricole.
In un “turnover” ormai consolidato per la Valmalenco, la trentunesima edizione della Mostra Zootecnica Mandamentale arriva a Caspoggio sabato 31 aprile alla vigilia di Pasqua.
A partire dalle 9, nel piazzale delle scuole nel centro del paese, si inaugurerà la tradizionale rassegna dedicata all’allevamento e alle tradizioni più affascinanti del mandamento e della Valmalenco. Fonte: giornaledisondrio.it
Valmalenco: A Milano incontro con la Valmalenco
All’Associazione Culturale Valtellinesi di Milano, in via Palestro 12, giovedì 15 Marzo si è svolto l’evento dal titolo “Incontro con la Valmalenco”. Lo scopo era parlare delle peculiarità territoriali, storiche e socio-economiche della Valmalenco diventano elemento di forza nella valorizzazione di un patrimonio culturale e ambientale unico nell’arco alpino.
Saveria Masa, direttrice dell’ Ecomuseo della Valmalenco, insieme al Dr. Marco Negrini, sindaco di Lanzada, hanno illustrato gli aspetti di questa valle. Fonte: valtellinanews.it